La felicità sta nel demone

Lo psicologo americano James Hillman scrive nel suo saggio “Il codice dell’anima” che ciascun uomo o donna scende sulla terra (sì, scende) con una precisa vocazione, un destino, solo che non conosce qual è, poiché lo ha dimenticato:

“Prima della nascita, l’anima di ciascuno di noi sceglie un’immagine o disegno che poi vivremo sulla terra, e riceve un compagno che ci guidi quassù, un daimon, che è unico e tipico nostro.

Tuttavia, nel venire al mondo, dimentichiamo tutto questo e crediamo di essere venuti vuoti.

È il daimon che ricorda il contenuto della nostra immagine, gli elementi del disegno prescelto, è lui dunque il portatore del nostro destino.”

uomo che pensa

Ciascuno di noi incarna l’idea di sé stesso e – sentite qui – tale idea non tollera eccessive divagazioni.

Insomma, l’anima si ribella al mondo e al suo “portatore” se la vita che sta vivendo non è in linea con quello che era ed è il suo progetto.

L’anima si arrabbia e tramite ansie, frustrazioni e malattie cerca di riportarti al progetto originario.

In tempi di crisi e adattamenti, quando è meglio iscriversi a qualcosa di oscuramente tecnico per trovare un lavoro e senza assecondare le proprie vocazioni, la teoria di Hillman pare decisamente perentoria.

Lui fa spallucce e dall’alto dei cieli ci ricorda che, in ogni caso, la ghianda è destinata a diventare quercia.

O muore.

quercia

daimon, ghianda, hillman, lavoro, quercia, vocazione

Post correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.