3 romantiche scene di film sull’amore

La mia amica Eleonora mi ripete spesso questa frase: “Trovarsi è un miracolo” ed è proprio vero che l’amore è un miraggio ricercato da molti. Nel 1995 Edoardo Bennato scrisse un brano bellissimo sugli amori impossibili intitolato “Afferrare una stella“:

e chi crede che non vale
più la pena di cercare
e che è solo un’illusione
tutta questa grande attesa
per il grande amore

Andiamo allora a scoprire 3 emozionanti scene di film sull’amore. Preparate i fazzoletti, amici!

Come faccio a scoprire se la storia d’amore che sto vivendo è quella giusta, quella che mi cambierà la vita? Non chiedetelo a me, anzi se mai succedesse che io da formatore e coach organizzi un qualche corso sulle relazioni sentimentali, vi autorizzo a entrare in aula con arco e frecce e porre fine al sacrilegio.

Idee chiare ed esperienza pare invece avercele Anthony Hopkins nel film “Vi presento Joe Black” (1998), nella scena in cui parla alla figlia Claire della sua relazione con Drew:

Non un’ombra di trasalimento, non un bisbiglio di eccitazione; questo rapporto ha la stessa passione di un rapporto di nibbi reali. Voglio che qualcuno ti travolga, voglio che tu leviti, voglio che tu canti con rapimento e danzi come un derviscio!

L’amore diventa per Hopkins l’esperienza più importante, al punto da affermare poeticamente: “Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente, beh, equivale a non vivere.

Ma ascoltiamo il discorso completo:

Ragione e sentimento, dionisiaco e apollineo, due poli in continua oscillazione nelle nostre vite, e beati quelli che troveranno un equilibrio fra queste due tensioni! Perché se è vero che una storia sentimentale deve basarsi inizialmente sul fondamentale piacersi reciprocamente, ingrediente unico e misterioso, in seguito l’alleanza di cuore e cervello sarà fondamentale in tutti quei bivi della vita in cui si dovrà prendere una decisione. L’infatuazione è l’inizio di un amore, poi arrivano la vita, gli ostacoli, le scelte.

E di scelte parla molto romanticamente la seguente scena tratta dal film “La mia vita a Garden State” (2004), dove il protagonista Zach Braff, insicuro e dipendente dagli psicofarmaci, torna nella sua vecchia città e lì conosce la stravagante Sam (Natalie Portman) che in pochi giorni lo travolge in una storia pazza e imprevedibile. Passa qualche giorno e Zach Braff deve tornare a Los Angeles per cercare di mettere ordine definitivamente alla sua vita. Ma Sam non è molto d’accordo di fare una pausa, lei vede in questa relazione un’occasione di crescita per entrambi:

– Non ti rendi conto di quanto questo sia importante? Succede raramente nella vita… Possiamo risolvere tutti i problemi insieme. Io voglio aiutarti, capisci? Abbiamo bisogno l’uno dell’altro, lo sai che non dico bugie da due giorni?

– Sul serio?

– No.

Ignoro in quale percentuale le storie d’amore siano un motore di crescita per entrambi i partner, nè in quante di queste storie i partner cessino di raccontarsi tonnellate di bugie, certamente è soprattutto nelle relazioni che possiamo confrontarci con l’altro e scoprire nuovi lati di noi stessi.

Ma bando a queste verità banali, e andiamo a vedere la scena finale di Garden State (più spoiler di così…). Io personalmente preferisco la versione in lingua inglese, che vi linko qui.

L’amore (e le relazioni) vivono diverse stagioni, cominciando dalla primavera dell’innamoramento perfetto fino all’autunno dell’amore maturo (Gray, 1992).

Nella scena seguente tratta da “Jerry Maguire” (1996), Tom Cruise fa un’appassionata dichiarazione d’amore alla moglie (Renée Zellweger) che si era allontanata da lui che non era più certo del sentimento che li legava. Capita talvolta che allontanarsi contribuisca a schiarirsi le idee (in positivo come in negativo). Ho già più volte criticato gli smartphone che distruggono ogni lontananza e impediscono il vuoto creativo della noia (vedi link).

Andiamo quindi a scoprire in quale modo Tom Cruise si rivolge alla moglie perduta:

Bene, siamo giunti alla fine e sono queste quindi le mie scene strappalacrime preferite, se voi lettori ne conoscete di migliori scrivetemelo nei commenti, sarò felice di ampliare l’articolo 🙂

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